L'arte incontra Obiettivo Ippocrate: dai nostri pensieri e riflessioni nasce il disegno animato da presentare nelle scuole (a cura di Andrea Sbrogiò e Mirco Primadei)
Questo video nasce, come idea, a marzo 2020. Nasce quando negli ospedali l'onda di pazienti, dal pronto soccorso ai reparti e alle terapie intensive, sembrava inarrestabile. Nasce quando fuori dagli ospedali regnava un senso di incredulità, di disappunto, di costrizione. Nasce per spiegare perché perfino le cerimonie religiose furono vietate. Nasce per dare un senso al peso economico, infinito e ugualmente mortale, che moltissimi dovranno sopportare. Nasce in quei giorni, duri fisicamente e laceranti sul piano emotivo. MA lo dovevo, lo dovevamo, ai pazienti. Alla paura e allo smarrimento di chi poi fortunatamente è guarito. A chi non ce l'ha fatta. A chi non ha avuto nemmeno il tempo e la possiilità di salutare. Ai familiari che hanno ricevuto solo comunicazioni telefoniche. Alla loro impossibilità, non vedendoli, di non potersi nemmeno immedesimare nelle condizioni dei propri cari. Ma lo devo a tutto il personale delle direzioni, al personale medico, infermieristico e di qualunque ordine e tipo di servizio abbia permesso di accogliere e seguire tutti i pazienti. A tutti i colleghi che si sono impegnati senza sosta nella ricerca e donazione di presidi di sicurezza, così indispensabili quanto difficili da reperire in un tale vorticoso momento. Grazie Massimiliano, grazie Giampaolo. Lo dovevo, lo dovevamo, a tutti i colleghi che si sono ammalati nei primi giorni di accoglienza. A Valentina, che in pochi giorni, da medico è diventata nostro paziente ed ora è di nuovo tra di noi, al suo posto...
Lo devo al piccolo meraviglioso fiore che ho visto sbocciare tra le macerie: in quell'uragano era misteriosamente scomparso l'IO, sostituito sempre e solo dal NOI. Tutto era scandito dal COSA POSSO FARE PER TE? DI COSA HAI BISOGNO? L'utopia era diventata possibile, una sorta di miracolo, ma più che mai reale. Il metro della propria soddisfazione risiedeva non nel SE' ma dell'ALTRO. Ed è questo che dovevo, che dovevamo dire, al nostro Paese